Insieme per il Rwanda: gli ultimi mesi

Le scuole materne Variopinte: più di 3.000 bambini ogni giorno in classe

Il nove settembre in Rwanda è iniziato l’anno scolastico che vede impegnati e coinvolti sul territorio i diversi direttori, i tanti insegnanti, i numerosi genitori e soprattutto i giovani e giovanissimi studenti che ogni giorno riempiono le classi, perché la scuola rappresenta per tutti loro una scommessa di futuro. Anche le scuole materne variopinte hanno riaperto le porte, sia nel Settore di Tumba che nelle parrocchie di Mugombwa e Kirarambogo per un totale di 39 classi e 3082 bimbi iscritti. Proprio in questi giorni è iniziata la distribuzione del materiale didattico e di quello per l’igiene e la pulizia: matite e gessetti, penne per i più grandicelli, cartoncini e sacchi da utilizzarsi come lavagna supplementare, tappeti per chi non ha posto a sedere nei banchi che già occupano tutto lo spazio disponibile, catini e sapone per il lavaggio delle mani, così come scope e secchi per la pulizia del pavimento. Come sempre avremmo voluto poter garantire di più, ma il numero crescente di bambini e di conseguenza delle tante necessità che sopravvengono nella gestione quotidiana ci hanno permesso di soddisfare solo le richieste minime pervenute. Un grazie ci è giunto da tutti gli insegnanti partecipanti alla prima sessione del percorso di formazione tenutosi poco prima della riapertura delle scuole e che si svolgerà con appuntamenti periodici durante tutto l’anno. Un’esigenza espressa dai direttori e dalle insegnanti e raccolta dalla coordinatrice delle scuole di Mugombwa e Kirarambogo e presentataci durante il nostro ultimo viaggio in Rwanda, per un miglioramento del servizio e della qualità dell’insegnamento, imprescindibili in una società che registra significativi cambiamenti. Le necessarie competenze, infatti, non possono e non devono mancare, soprattutto nelle scuole che accolgono bimbi e bimbe provenienti da villaggi dove la fatica del vivere e la mancanza di strumenti socio-economici e culturali incidono significativamente nella vita quotidiana di chi li abita.

Progetto Nyampinga: studiare è vita

Anche le bambine e le ragazze accompagnate attraverso il progetto Nyampinga, sono rientrate a scuola: 16 fra loro alla scuola primaria, che frequentano nel quartiere o nel villaggio dove risiedono dopo aver trascorso un periodo al Centro, perché in situazioni di abbandono, solitudine o grave marginalità sociale, fino alla vita in strada. Reintegrate nella famiglia d’origine o in una di accoglienza, presso parenti o conoscenti, sostenute dalle loro educatrici, stanno provando a ricostruire un percorso di vita adeguato alla loro età. Le ragazze che stanno frequentando la scuola secondaria o professionale sono invece 34, tutte iscritte in scuole ad internato con rientro a casa solo durante i periodi di vacanza e una visita al mese da parte della loro educatrice di riferimento. Una scelta che l’equipe educativa ha condiviso con i referenti della Caritas Diocesana, per garantire loro sicurezza e protezione, favorire lo studio e una crescita adeguata. Tra le più grandi, 7 stanno ormai frequentando l’Università. Otto sono invece le ragazze che terminata la scuola professionale riceveranno a breve il kit con gli strumenti da lavoro, necessario per poter svolgere lo stage e cercare poi lavoro, mentre 5, dopo aver superato il concorso nazionale al termine del 6° anno della scuola secondaria, sono ancora in attesa degli esiti per sapere se potranno aver accesso all’Università, che in Rwanda è subordinato al punteggio ottenuto. Rientrate “in famiglia” eseguite dalle educatrici, compartecipano alla gestione familiare, per lo più difficile e complessa: il passaggio alla vita adulta è infatti carico fin da subito di difficoltà e fatiche, tanto da far rimpiangere la scuola. Per questo come Variopinti, crediamo fondamentale supportare economicamente questo percorso, pur se richiede un impegno significativo, perché davvero per tutte loro la scuola rappresenta una grande opportunità e quanto assimilato negli anni di internato, pone le basi e offre gli strumenti necessari per affrontare la vita.

Mugombwa: il centro si rinnova con tv e imbiancatura

I 22 minori con disabilità accolti presso il Centro di Mugombwa, al rientro dalle vacanze estive hanno visto esaudito un loro grande desiderio, continuamente espresso alle educatrici, ai referenti della Caritas Diocesana quando passano a salutarli, al parroco e ai variopinti che ultimamente si sono recati in Rwanda: poter avere la TV. Sì, avete letto bene…una TV, per potere essere connessi con il mondo che studiano a scuola o di cui ascoltano alla radio i tanti avvenimenti che si succedono, seguire le partite di basket e calcio, ridere delle commedie teatrali prodotte in Burkina Faso e tanto apprezzate in Rwanda, guardare i video musicali e qualche cartone animato o film. Un modo diverso per trascorrere del tempo insieme durante il week end, fare gruppo, commentare con le educatrici quanto viene trasmesso, ricevendo anche nuovi stimoli. Detto, fatto! Grazie al Gruppo Missionario Villaggio Giovi di Limbiate, abbiamo potuto sostenerne l’acquisto e l’installazione. Ora la TV fa bella mostra di sé sulla parete della sala da pranzo e studio: un regalo inaspettato e prezioso, perché unico e ancora inaccessibile a tanta parte di popolazione di quel territorio.

Non solo TV…durante l’estate si è anche provveduto all’imbiancatura del Centro, della cucina e dispensa, così come degli infissi. Un intervento resosi necessario per una corretta igiene e pulizia degli ambienti di vita dei minori, a distanza di qualche anno dal precedente.

Prossima tappa: la sostituzione dei tavoli e delle sedie del salone e il posizionamento delle grondaie e di una cisterna per la raccolta e il riutilizzo dell’acqua piovana. Queste sono le necessità individuate da suor Maria Ghoretti, la responsabile del Centro: ma forse i ragazzi e le ragazze avranno altre priorità da indicarci…che ne dite?