Rwanda
6 aprile 1994 Aeroporto di Kigali. Viene abbattuto l’aereo presidenziale in fase d’atterraggio. Fra le vittime, il presidente Juvénal Habyarimana e l’omologo burundese Cyprien Ntarymira. Appena qualche ora dopo scoppia l’inferno; nel giro di pochi mesi il Rwanda si trasforma dal paese “delle mille colline” a quello “dei mille cimiteri”.
Eppure, oggi, a distanza d’anni, la situazione è paradossalmente sempre caratterizzata da profonde lacerazioni interne. La logica manichea che impone la netta separazione tra “buoni” e “cattivi” ci appare – qui come in altre zone del mondo colpite dalla guerra – completamente fuori luogo. Il nostro piccolo tentativo è, pertanto, quello di avvicinare tutta la gente, cercando momenti di condivisione e d’amicizia, convinti che solo così si potrà ricreare quel clima favorevole alla ripresa della vita di tutti i giorni.